Ci saranno dei motivi per cui da oltre un secolo Sandokan e Yanez sono ancora personaggi amati dai lettori e non soffrono l’oblio di oltre un secolo di storia, nonostante la critica ufficiale abbia sempre guardato a Emilio Salgari con sufficienza e malcelato disprezzo.
Nella saga dei pirati della malesia l’autore infatti dimostra non solo la consueta fantasia narrativa, ma anche un’insospettabile posizione che all’epoca era sicuramente contro corrente. I suoi eroi infatti non sono europei ma malesi o indiani o addirittura apolidi, mentri i cattivi sono quasi sempre i bianchi: non conta nulla l’origine geografica dei personaggi ma solo le qualità dell’individuo. Nelle azioni e nei pensieri Sandokan e Yanez criticano inoltre il colonialismo dei bianchi e il peso della religione, e si schierano sempre dalle parti dei deboli.
Anche i piatti che gli eroi salgariani consumano durante le avventure, descritti con un’attenzione incosueta nella letteratura coeva, si inseriscono in questo pensiero non eurocentrico. In un’epoca, quella dell’Italia umbertina, nel quali il cibo aveva ancora un valore simbolico di appartenenza identitaria, Sandokan e i suoi amici si cibano di tutto l’esotico che un italiano dell’epoca poteva immaginare.
Cibi mostruosi che Salgari aveva letto nei libri dei resoconti di viaggio, varianti giganti di quelli conosciuti, animali immondi cucinati come un pollo nostrano. Tutto questo tra l’ironia di Yanez, la consapevolezza di Sandokan dell’importanza di un buon pasto per un guerriero, la golosità di Kammamuri.
Affamato come una tigre è un libro che non solo racconta quello che i nostri pirati consumano nelle loro avventure, ma li interpreta in chiave meticcia. Sono pietanze dove si incontrano i cibi conosciuti nell’Italia di inizio Novecento con l’immaginario esotico dell’epoca, e soprattutto con gli ingredienti che il mondo, grazie ai nuovi cittadini, ci sta portando in Italia adesso.
18 novembre 2015, ore 17,30, presso la Biblioteca Ginzburg, sala Molinari, via Lombroso 16 (cortile interno) – sarà presente l’autore
Andrea Perin, Affamato come una tigre. A tavola con Sandokan, Leone verde, Torino 2013