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“COMMONS. Patrimoni in comune, storie condivise” – 6/Follow-up | Isabile

Valentina Borsella – Responsabile progetti culturali e Comunicazione per la Fondazione Carlo Molo onlus – dedica tre articoli di approfondimento al laboratorio “COMMONS. Torino è la mia città”, promosso e coordinato dall’Associazione culturale Passages, realizzato con il sostegno della Città di Torino – Motore di Ricerca: Comunità Attiva:

#1 “La mostra “Torino: Vedute d’insieme” – il progetto
#2 “La mostra “Torino: Vedute d’insieme” – la realizzazione
#3 “La mostra “Torino: Vedute d’insieme” – l’esposizione al pubblico

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“Torino: vedute d’insieme” a Palazzo Birago

L’ultima tappa della mostra temporanea diffusa “Torino: vedute d’insieme” è ospitata dalla prestigiosa sede della Camera di commercio di Torino. Il percorso espositivo si snoda tra installazioni autobiografiche di negozianti, residenti e operatrici culturali che hanno contribuito all’azione di progetto “COMMONS. La Contrada si racconta” e i lavori realizzati da persone con afasia e caregivers nel laboratorio “COMMONS. Torino è la mia città” svolto in collaborazione con la Fondazione Carlo Molo onlus.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno e il Patrocinio della Camera di commercio di Torino

Palazzo Birago-Camera di commercio di Torino
Via Carlo Alberto, 16

La mostra è visitabile fino a giovedì 21 dicembre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 10-12,30 e 14,30-17 | sabato e domenica 11-18
Martedì 12 dicembre apertura alle ore 15
Ingresso gratuito

Opere aperte – “La pista del cuore”

Agenda “in biblioteca. Incontri, opportunità, servizi nelle Biblioteche Civiche Torinesi“, N. 6 giugno 2016

Comune di Torino / Motore di Ricerca / Archivio Notizie

“Opere aperte” in mostra

L’opera relazionale “La pista del cuore”, esito del processo partecipativo che ha contraddistinto il laboratorio collettivo di creatività “Opere aperte“, verrà esposta al pubblico dal 7 al 22 giugno 2016 presso la Biblioteca Civica Centrale, in Via della Cittadella 5 – Torino.

Inaugurazione: giovedì 9 giugno alle ore 17,00

Un’iniziativa promossa da Passages e realizzata in collaborazione con Area onlus, nell’ambito del progetto Motore di Ricerca: Comunità Attiva della Città di Torino che l’ha sostenuta.

Nella pagina ATTIVITA’ alcune immagini del work in progress.

 

“OPERE APERTE. Laboratorio collettivo di creatività” – Sono aperte le iscrizioni!

Sono aperte le iscrizioni a “OPERE APERTE. Laboratorio collettivo di creatività”!

Il laboratorio è un’iniziativa dedicata ai “sensi dell’accoglienza” che ogni persona sviluppa nella propria relazione con gli altri.  Abiti e tessuti, per cominciare, e tutto ciò che trasmette comodità e benessere – dagli oggetti ai suoni agli odori che ci fanno “sentire a casa” – verranno utilizzati per realizzare collettivamente un’opera che, al termine del percorso, verrà esposta e presentata al pubblico. Ogni partecipante potrà così esplorare ed esprimere la propria creatività attraverso il coinvolgimento dei cinque sensi e l’uso di materiali di riciclo. Il laboratorio è realizzato, in collaborazione con Area Onlus, nell’ambito del progetto “Motore di Ricerca – Comunità attiva” della Città di Torino che lo sostiene e promuove. Verrà condotto da Maria Luisa Camurati, arte terapeuta ed educatore professionale, con la collaborazione di Wilma Cipriani, arte terapeuta e psicologa, di volontari/e di Passages e 2 tirocinanti presso Area Onlus.

Destinatari Max 20 partecipanti, di tutte le età, con e senza disabilità

Calendario 4 incontri settimanali di 2 ore ciascuno:

Mercoledì 13 aprile   dalle ore 17,00 alle 19,00
Mercoledì 20 aprile  dalle ore 17,00 alle 19,00
Mercoledì 27 aprile  dalle ore 17,00 alle 19,00
Mercoledì 4 maggio dalle ore 17,00 alle 19,00

Costo € 5,00 a persona (quota associativa Passages) | Gratis per persone disabili

Sede Area Onlus – Corso Regina Margherita 55, Torino

Contatti  Anna Maria Pecci – associazionepassages@libero.it – 380 2549960

Gianluigi Mangiapane – associazionepassages@libero.it – 340 3602729

Iscrizioni Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 10 aprile e comunque termineranno al raggiungimento del numero massimo di partecipanti (20 persone)

Scarica il pdf

PROGETTO PARTECIPATIVO: “L’arte di fare la differenza (AFD) – Edizione II 2013/2014”

La seconda edizione del progetto partecipativo “L’arte di fare la differenza” si è posta in un rapporto di continuità con la prima: da un lato è stata costruita sugli stessi presupposti teorici e metodologici, dall’altro ne ha implementato i punti di forza e trasformato in risorse le criticità emerse nel 2012, accogliendo nuove/i artiste/i e inedite pratiche relazionali, creative, rappresentative.

Una visione processuale, relazionale e negoziale di arte, cultura, identità, patrimonio ha nuovamente sostenuto un tipo di pratica formativa e artistica paritaria – a sfondo sociale – con il fine di promuovere tre artiste emergenti under 35 e tre artiste/i outsider ossia persone in situazioni di disagio sociale, relazionale o psico-fisico.

Il progetto anche nel 2013/2014 ha assunto quale motivo di ispirazione e di riflessione critica le collezioni del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino che si sono prestate ad essere valorizzate in chiave artistica e in un’ottica di accessibilità culturale. A differenza, tuttavia, del progetto precedente, in cui le collezioni coinvolte furono principalmente etnografiche e di Art Brut, il Museo ha messo a disposizione collezioni antropologiche ed etnografiche, fondi fotografici, pubblicazioni di Giovanni Marro, documenti d’archivio, schedature e immagini digitali degli oggetti, strumenti utilizzati dagli antropologi fisici. Obiettivo finale è stato la realizzazione di tre opere co-autoriali, ideate e prodotte dagli artisti in coppia – esiti della partecipazione al Laboratorio interdisciplinare “L’arte come relazione” – esposte in una mostra temporanea ospitata da Palazzo Barolo (Torino, 15 maggio – 8 giugno 2014) il cui allestimento è stato concepito in maniera collaborativa dai curatori con le/gli artisti partecipanti.

Gianluigi Mangiapane (referente – Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, ente partner)

Anna Maria Pecci (ideatrice e  coordinatrice scientifica del progetto)

Bibliografia di riferimento

Mangiapane Gianluigi, Segni grafici: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Mondi in rivista: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Schede catalografiche: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Pecci Anna Maria, Boano Rosa, Rabino Massa Emma, Un patrimonio culturale e un percorso di valorizzazione, in “Psicoart. Rivista on line di arte e psicologia”, Vol. 6, 2015, pp. 117-131

Pecci Anna Maria, “L’arte di fare la differenza” II Edizione: i molti sensi di un progetto partecipato, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

PROGETTO PARTECIPATIVO: “L’arte di fare la differenza (AFD) 2012”

Il progetto nel 2012 ha inteso sostenere e promuovere la creatività giovanile, proponendosi come occasione formativa per artisti emergenti e come opportunità per (ri)mettere in discussione la diversità di cui ognuno è portatore. Attraverso lo scambio, il dialogo e il confronto delle esperienze artistiche contemporanee con le collezioni etnografiche e di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, si è sviluppato come un laboratorio partecipato e interdisciplinare di mediazione interculturale e educazione all’arte. Esplorando e sperimentando i linguaggi dell’arte contemporanea quali strumenti critici di lettura della realtà e delle collezioni museali, AFD ha portato a riflettere sulle dinamiche di inclusione ed esclusione sociale e culturale in atto nel nostro quotidiano.adfd_card_2.indd

Tra il 19 ottobre e il 20 novembre 2012, 5 mostre diffuse sul territorio torinese hanno accolto le opere nate dall’incontro e dal dialogo di giovani artisti e educatrici con le collezioni del Museo di Antropologia. Dalla relazione con questo patrimonio, pretesto e stimolo al dialogo sull’arte e sulla differenza, attraverso esplorazioni e sperimentazioni, ha preso il via la fase creativa, frutto di un percorso interdisciplinare che ha combinato arte, antropologia, storia dell’arte, educazione, abilità e disabilità, disagio, lontananza geografica e culturale. Un progetto complesso: mesi di lavoro, dialogo e formazione per 5 gruppi di giovani artisti emergenti, artisti outsider (persone in situazioni di marginalità, disagio o svantaggio sociale e/o psico-fisico e relazionale) ed educatrici affiancati da storici dell’arte, antropologi ed educatori professionali.

Se il seme di ogni percorso è stato il confronto con l’Art Brut, potente espressione dei limiti delle “etichette” sono state le esperienze degli artisti e personali vissuti di marginalità e disagio.

Gianluigi Mangiapane (referente – Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, ente partner)

Anna Maria Pecci (ideatrice e coordinatrice scientifica del progetto)

Bibliografia di riferimento

Mangiapane Gianluigi, Pecci Anna Maria, Porcellana Valentina (a cura di), Arte dei margini. Collezioni di Art Brut, creatività relazionale, educazione alla differenza, FrancoAngeli, Milano 2013

Pecci Anna Maria, “L’arte di fare la differenza”: il progetto, in Arteco e Tea Taramino (a cura di), L’arte di fare la differenza, catalogo della mostra diffusa (Torino, 19 ottobre – 20 novembre 2012), SEI Editrice, Torino 2012 (scaricabile qui)