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PROGETTO PARTECIPATIVO: “L’arte di fare la differenza (AFD) – Edizione II 2013/2014”

La seconda edizione del progetto partecipativo “L’arte di fare la differenza” si è posta in un rapporto di continuità con la prima: da un lato è stata costruita sugli stessi presupposti teorici e metodologici, dall’altro ne ha implementato i punti di forza e trasformato in risorse le criticità emerse nel 2012, accogliendo nuove/i artiste/i e inedite pratiche relazionali, creative, rappresentative.

Una visione processuale, relazionale e negoziale di arte, cultura, identità, patrimonio ha nuovamente sostenuto un tipo di pratica formativa e artistica paritaria – a sfondo sociale – con il fine di promuovere tre artiste emergenti under 35 e tre artiste/i outsider ossia persone in situazioni di disagio sociale, relazionale o psico-fisico.

Il progetto anche nel 2013/2014 ha assunto quale motivo di ispirazione e di riflessione critica le collezioni del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino che si sono prestate ad essere valorizzate in chiave artistica e in un’ottica di accessibilità culturale. A differenza, tuttavia, del progetto precedente, in cui le collezioni coinvolte furono principalmente etnografiche e di Art Brut, il Museo ha messo a disposizione collezioni antropologiche ed etnografiche, fondi fotografici, pubblicazioni di Giovanni Marro, documenti d’archivio, schedature e immagini digitali degli oggetti, strumenti utilizzati dagli antropologi fisici. Obiettivo finale è stato la realizzazione di tre opere co-autoriali, ideate e prodotte dagli artisti in coppia – esiti della partecipazione al Laboratorio interdisciplinare “L’arte come relazione” – esposte in una mostra temporanea ospitata da Palazzo Barolo (Torino, 15 maggio – 8 giugno 2014) il cui allestimento è stato concepito in maniera collaborativa dai curatori con le/gli artisti partecipanti.

Gianluigi Mangiapane (referente – Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, ente partner)

Anna Maria Pecci (ideatrice e  coordinatrice scientifica del progetto)

Bibliografia di riferimento

Mangiapane Gianluigi, Segni grafici: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Mondi in rivista: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Schede catalografiche: il patrimonio museale nel progetto “L’arte di fare la differenza”, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

Mangiapane Gianluigi, Pecci Anna Maria, Boano Rosa, Rabino Massa Emma, Un patrimonio culturale e un percorso di valorizzazione, in “Psicoart. Rivista on line di arte e psicologia”, Vol. 6, 2015, pp. 117-131

Pecci Anna Maria, “L’arte di fare la differenza” II Edizione: i molti sensi di un progetto partecipato, in Arteco, Taramino Tea (a cura di), L’arte di fare la differenza. Edizione II – 2013/2014, Prinp Editore, Torino 2014

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PROGETTO PARTECIPATIVO: “L’arte di fare la differenza (AFD) 2012”

Il progetto nel 2012 ha inteso sostenere e promuovere la creatività giovanile, proponendosi come occasione formativa per artisti emergenti e come opportunità per (ri)mettere in discussione la diversità di cui ognuno è portatore. Attraverso lo scambio, il dialogo e il confronto delle esperienze artistiche contemporanee con le collezioni etnografiche e di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, si è sviluppato come un laboratorio partecipato e interdisciplinare di mediazione interculturale e educazione all’arte. Esplorando e sperimentando i linguaggi dell’arte contemporanea quali strumenti critici di lettura della realtà e delle collezioni museali, AFD ha portato a riflettere sulle dinamiche di inclusione ed esclusione sociale e culturale in atto nel nostro quotidiano.adfd_card_2.indd

Tra il 19 ottobre e il 20 novembre 2012, 5 mostre diffuse sul territorio torinese hanno accolto le opere nate dall’incontro e dal dialogo di giovani artisti e educatrici con le collezioni del Museo di Antropologia. Dalla relazione con questo patrimonio, pretesto e stimolo al dialogo sull’arte e sulla differenza, attraverso esplorazioni e sperimentazioni, ha preso il via la fase creativa, frutto di un percorso interdisciplinare che ha combinato arte, antropologia, storia dell’arte, educazione, abilità e disabilità, disagio, lontananza geografica e culturale. Un progetto complesso: mesi di lavoro, dialogo e formazione per 5 gruppi di giovani artisti emergenti, artisti outsider (persone in situazioni di marginalità, disagio o svantaggio sociale e/o psico-fisico e relazionale) ed educatrici affiancati da storici dell’arte, antropologi ed educatori professionali.

Se il seme di ogni percorso è stato il confronto con l’Art Brut, potente espressione dei limiti delle “etichette” sono state le esperienze degli artisti e personali vissuti di marginalità e disagio.

Gianluigi Mangiapane (referente – Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, ente partner)

Anna Maria Pecci (ideatrice e coordinatrice scientifica del progetto)

Bibliografia di riferimento

Mangiapane Gianluigi, Pecci Anna Maria, Porcellana Valentina (a cura di), Arte dei margini. Collezioni di Art Brut, creatività relazionale, educazione alla differenza, FrancoAngeli, Milano 2013

Pecci Anna Maria, “L’arte di fare la differenza”: il progetto, in Arteco e Tea Taramino (a cura di), L’arte di fare la differenza, catalogo della mostra diffusa (Torino, 19 ottobre – 20 novembre 2012), SEI Editrice, Torino 2012 (scaricabile qui)